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INCONTRI CON GRANDI SCUOLE 2018: la regola delle 4S, Sogno-Studio-Soffro-Sono

Caro allievo che hai partecipato ad uno degli eventi organizzati da Hab in occasione di “Incontri con Grandi Scuole”, questo articolo è per te.

La segreteria accoglie un gruppo di giovani allieve, compite e timorose, eleganti nelle loro movenze sinuose anche nel porgere il semplice modulo di iscrizione all'evento.

Il loro mondo è fatto di questo, di piccoli gesti, sempre gli stessi, di forcine, calze rosa, scarpette sfilacciate, numeri attaccati sul body e adrenalina sempre alta. Le lezioni si ripetono una dopo l’altra, il livello è alto, le aspettative lo superano. Ognuna di loro ha un sogno, mettersi alla prova, incontrare il parere positivo dei docenti e studiare in Accademia per volare sui palcoscenici di tutto il mondo. Lo stesso sogno, per tutte uguali. Prima della lezione, si prendono cura del loro corpo, con un lungo riscaldamento dove ogni muscolo prende vita per sostenerle al meglio in queste giornate di lavoro intenso poi entrano in sala, pallide ma piene di energia, quasi danzando, con piccoli passi, si allungano, appoggiano delicatamente la mano sulla sbarra, loro fidata compagna e al primo accenno partono all'unisono. A questo punto il sogno inizia a prendere vita, la musica fuoriesce dal pianoforte e con enfasi raggiunge ogni debole neurone che attiva l'origine della magia.

Noi che lavoriamo dietro alle quinte, viviamo con loro queste giornate, soffriamo per le loro delusioni o dolori fisici, gioiamo dei loro risultati raggiunti perchè il numero che hanno incollato al body, è solo una formalità.

Loro sono tante, tutte diverse: c’è la ballerina timida che ti guarda con occhi smarriti in cerca di un rifugio qualunque esso sia, c’è quella sfrontata che entra sicura di centrare l’obiettivo, c’è quella “sono qui ma vorrei stare da un’altra parte” di cui ti accorgi immediatamente perchè mentre ti parla scrive flotte di messaggini su whatsapp per organizzare il dopo, c’è quella insicura che ti pone mille domande solo per avere la tua approvazione, c’è quella “tanto sono grassa” o quella "tanto sono troppo magra" o quella “tanto sono troppo bassa” o "tanto sono troppo alta", c’è quella che entra come se non le importasse nulla o quella che “questa è la mia ultima possibilità”, c’è quella lì per caso e lo capisci dal fatto che ha dimenticato calze, forcine e scarpette, o quella accompagnata dalla mamma che la segue e la appoggia sempre incondizionatamente poi c’è la social che non si muove senza farsi un selfie o un video in diretta.

Senza dimenticare i ragazzi di sesso opposto. Loro sono un altro capitolo. Straordinari direi nella loro inconsapevolezza dovuta all’età, più ingenui, forse, sicuramente più pratici e diretti, triste-piango, felice-rido. Niente crocchia, forcine o calze, solo pantalone nero e maglia bianca in netta minoranza in un mondo di completi danza dell'ultima collezione.

I loro pensieri, le loro ambizioni sono tangibili per tutti alla stessa maniera, lezione, audizione o concorso la concentrazione è alta e lo sforzo fisico e mentale a volte è insopportabile.

Sono giornate impegnative, di condivisione, di sudore e soddisfazione che non dimenticheranno. Hanno incontrato e raccolto consigli e suggerimenti da docenti delle più importanti Accademie d’Europa che con grande altruismo e dedizione hanno trascorso ore intense insieme a loro.

Questo è un mondo di artisti che pur basando ogni passo su ore infinite di tecnica apparentemente rigida e statica, è prettamente fatto di emozioni. Emozioni date e ricevute. I passi, in seguito a studio e dedizione, li puoi imparare ma emozionarti ed emozionare, lo devi sentire, solo così può arrivare a chi ti sta guardando per decidere del tuo futuro.

La regola delle 4S altro non è che un percorso senza tempo, delineato solo dall'esperienza personale e dalla maturità fisica e psicologica di ogni artista: Sogno, da quando sono bambino di ballare in teatro e ricevere fiori e applausi quindi Studio per raggiungere il mio obiettivo con tutta la consapevolezza possibile ma la strada non è semplice e spesso Soffro delle mie sconfitte e delusioni e solo quando finalmente ho trovato la mia identità e ho superato le mie insicurezze, allora Sono e la mia arte è pronta per essere parte del pianeta Danza.

La danza è un’arte e tu sei un artista, quindi crea e lascia i tuoi timori a terra lì dove possono darti miglior sostegno.

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